LA CATTIVERIA NON PAGA

04 Novembre 2023

Nella classe del maestro Teo c'era un nuovo alunno di nome Luca che seminava scompiglio tra i suoi compagni. Era il classico bulletto della scuola, il tipo di ragazzo che prendeva di mira i più deboli e si divertiva a farli arrabbiare. Era rude, cattivo e sembrava non avere un briciolo di gentilezza nel suo cuore.

Dopo diversi richiami senza alcun effetto, il maestro Teo decise di trovare una soluzione più efficace. Così, un giorno, approfittando della sua assenza, Teo dedicò un’intera lezione ad un tema ben preciso: la gentilezza.

Raccontò alla sua classe la storia di Andrea, un bulletto, che proprio come Luca, si divertiva a far piangere i suoi compagni.

Ben presto, ci fu la svolta. Incontrò una nuova compagna di classe, Sofia, che non rispose alle sue provocazioni con rabbia o pianti, ma con gentilezza. Ogni volta che Andrea faceva una cattiveria, Sofia rispondeva con un sorriso e una parola gentile mostrandosi sempre contenta. Inizialmente, Andrea era confuso e frustrato, ma col passare del tempo iniziò a capire che la gentilezza di Sofia stava avendo un effetto straordinario su di lui.

La gentilezza di Sofia lo spinse a riflettere sul suo comportamento. Cominciò a chiedersi perché aveva scelto di essere così cattivo e se poteva cambiare. Vedere una compagna di classe così felice lo incuriosì al punto da provare una sensazione di gelosia. Pensò allora di imitarla e seguire il suo modo di fare per scoprire il suo segreto.

Ma quella felicità e gentilezza che ne venne fuori lo fece cambiare al punto da scusarsi con tutti i compagni che aveva ferito con le sue azioni passate.

Al termine della storia, il maestro Teo si rivolse alla classe e disse:

"La gentilezza ha il potere di trasformare anche le persone che sembrano irrimediabilmente cattive. Oggi vi propongo un esperimento: invece di rispondere alla cattiveria di Luca con altra cattiveria, rispondiamo con gentilezza. Più sarà cattivo, più noi saremo gentili."

Gli alunni della classe assentirono con entusiasmo, decidendo di mettere in pratica l'insegnamento del maestro Teo.

Ogni volta che Luca provava a infastidirli, loro rispondevano con gentilezza. Gli sorridevano, gli offrivano il loro aiuto e lo trattavano con rispetto, non importa quanto fosse cattivo.

Col passare dei giorni, Luca iniziò a notare il cambiamento nelle reazioni dei suoi compagni di classe. Era abituato a ricevere rabbia e scontri, ma ora riceveva gentilezza e affetto. Era confuso ma anche toccato dall'atteggiamento dei suoi compagni.

Un giorno, Luca si avvicinò al maestro Teo, con gli occhi lucidi, e disse: "Mi dispiace per come mi sono comportato. Voglio cambiare, voglio essere gentile come loro."

Il maestro Teo sorrise e rispose: "La gentilezza ha il potere di trasformare chiunque, Luca. Hai fatto un passo importante oggi, chiedendo scusa. Ricorda sempre che la gentilezza è la via migliore."

Da quel giorno in poi, Luca cambiò radicalmente il suo atteggiamento e diventò uno dei ragazzi più gentili della classe. L'insegnamento del maestro Teo aveva lasciato un'impronta profonda nei cuori di tutti gli alunni, dimostrando che la cattiveria non paga e che la gentilezza ha il potere di trasformare anche le persone più ostili.


Giorgio La Marca