DIVERSO DA CHI?

09 Novembre 2023

Il maestro Teo si sedette davanti ai suoi alunni e iniziò a raccontare una storia.

"C'era una volta un piccolo villaggio in cui vivevano persone di diverse culture e provenienze. Ogni giorno, questi abitanti del villaggio si incontravano e lavoravano insieme, ma a volte si creavano dei conflitti e il clima diventava teso."

"Un giorno, durante una riunione di villaggio, le persone capirono che era necessario fare qualcosa per migliorare la situazione. Decisero di organizzare un incontro speciale in cui ogni abitante avrebbe dovuto condividere una tradizione o una storia della sua cultura. Attraverso queste storie, speravano di imparare e comprendere meglio le differenze tra di loro."

"Il primo a prendere la parola fu Ali, un ragazzo di origine mediorientale. Raccontò di come la sua famiglia celebrava il Ramadan ogni anno, digiunando dal sorgere al tramonto per un mese intero. Spiegò che questo periodo di rinuncia e preghiere era un momento di fratellanza e di aiuto reciproco."

"Poi fu il turno di Maria, una bambina che proveniva da una famiglia di origine italiana. Descrisse con entusiasmo il suo Natale, con l'albero addobbato, i regali e il cenone in famiglia. Rivelò che il Natale rappresentava per lei un momento di amore, condivisione e gratitudine."

"Il racconto di Ali e Maria suscitò grande interesse tra tutti gli abitanti del villaggio. Capirono che, nonostante le apparenti differenze tra di loro, le celebrazioni che ognuno di loro viveva avevano in comune l'importanza della famiglia, dell'amore e della condivisione."

"Aiutati da queste nuove conoscenze e dalla consapevolezza che ogni tradizione aveva un valore unico, le persone del villaggio iniziarono a lavorare insieme per risolvere i conflitti in modo pacifico. Scelsero il dialogo anziché le dispute e cercarono di comprendere le prospettive degli altri."

"Con il tempo, il villaggio divenne un luogo in cui le diversità erano apprezzate e rispettate. Gli abitanti impararono a vivere in armonia e a valorizzare le tradizioni e i costumi di ognuno."

Il maestro Teo si alzò dal suo posto e si rivolse ai suoi alunni con un sorriso.

"La morale di questa storia è che la pace e la tolleranza sono fondamentali per costruire un mondo migliore. Capiamo che le differenze tra di noi ci arricchiscono, anziché separarci. Ognuno di noi ha una storia, una cultura e una prospettiva unica da offrire. E quando siamo disposti ad ascoltare e comprendere gli altri senza pregiudizi, possiamo costruire legami più forti e vivere in un mondo di armonia e rispetto reciproco."

I bambini ascoltarono attentamente il maestro Teo e si sentirono ispirati dalla sua storia sul potere della pace e della tolleranza. Promisero a sé stessi che avrebbero cercato di vivere secondo questi valori, diffondendo il messaggio anche tra i loro compagni di classe e nella loro comunità.

E così, il maestro Teo e i suoi alunni continuarono a lavorare insieme per creare un ambiente scolastico basato sulla comprensione, l'accettazione e la pace.


Giorgio La Marca