Il maestro Teo, entrando in classe, notò subito un'atmosfera curiosa e vibrante. Decise così di iniziare la lezione con una domanda: "Cosa ti rende felice?".

Alcuni alunni condivisero le loro piccole gioie: un sorriso di un amico, un nuovo disegno colorato, l'abbraccio della mamma, il sole che si affaccia tra le nuvole.

Il maestro Teo ascoltò con attenzione e poi disse:

"Oggi parleremo di una cosa speciale che si nasconde dietro a queste piccole gioie: la gratitudine".

"Vi racconto una storia. Un giorno una bambina di nome Giulia ricevette un diario magico. In questo diario, lei annotava ogni giorno tre cose per cui era grata. Con il passare del tempo, scoprì che la sua vita era ricca di piccole gioie che spesso dava per scontate. Ecco cos'è la gratitudine: una lente d'ingrandimento per le piccole gioie" spiegò il Maestro Teo. "Ogni giorno, c'è qualcosa per cui possiamo essere grati se solo prestiamo attenzione a tutto ciò che ci circonda".

Per comprendere meglio l'argomento raccontò anche un'altra storia. "Marco, un bambino di nove anni, un giorno ricevette un piccolo seme magico. Questo seme cresceva solo quando veniva nutrito con la gratitudine. Man mano che Marco cresceva attraversava momenti semplici e difficili, malgrado ciò si sforzava di essere grato di ciò che lo circondava. E così il seme cresceva e si trasformava pian piano in una pianta splendida".

"La gratitudine è proprio quella magia che rende la vita più bella" disse il Maestro Teo.

"Esprimere gratitudine non solo rende felici gli altri, ma fa sentire bene anche noi stessi. La gratitudine è come un raggio di sole che illumina anche i giorni più nuvolosi"

La lezione si concluse con un applauso caloroso e con tutti gli alunni che abbracciarono il maestro Teo.

Giorgio La Marca