IL QUARTO RE MAGIO: SERAFINO E IL DONO DELLA SERENITA'

07 Gennaio  2024

Era il primo giorno di scuola dopo le vacanze natalizie, e il maestro Teo entrò in aula fischiettando una melodia allegra. Portava con sé un sacchetto di carta che catturò immediatamente l'attenzione dei suoi alunni. Senza dire una parola, iniziò a prendere oggetti dal sacchetto, cominciando a montare un piccolo presepe sulla cattedra.

Man mano che Giuseppe e Maria, Gesù bambino, il bue e l'asinello venivano posizionati, i bambini osservavano rapiti. La sorpresa arrivò quando il maestro Teo aggiunse non tre, ma quattro Re Magi.

I bambini, notando la differenza, non esitarono a far notare al maestro l'errore. Senza scomporsi, l'uomo li presentò ai suoi alunni.

"Questo è il mio presepe speciale," disse con un sorriso. "Ho immaginato i Re Magi in modo un po' diverso dal solito. Conosciamoli meglio." Prese il primo pastore.

"Melchiorre, anziano studioso con occhiali e barba bianca come la neve, porta il dono della saggezza e della conoscenza. Il suo desiderio è che il bambino Gesù cresca con una mente aperta e voglia di apprendimento".

"Poi c'è Gaspare, il re gentile e compassionevole. Immaginate un uomo dalla grande gentilezza, con un cuore dolce. Egli porta il dono della gentilezza e della compassione, auspicando che il nostro piccolo Gesù cresca sapendo quanto sia importante amare gli altri".

"Baldassarre è il re avventuroso e coraggioso, con il suo cappello da esploratore e la mappa dei sogni nel taschino. Egli porta il dono dell'avventura e del coraggio, affinché il nostro piccolo Gesù possa affrontare la vita con determinazione".

Il maestro Teo fece un breve silenzio e prese l'ultimo re.

"E questo è il quarto magio. Potrebbe chiamarsi Serafino, il re della serenità. È un uomo calmo, con gli occhi sereni e un sorriso che irradia tranquillità. Il suo dono per Gesù è la serenità, un regalo prezioso che accompagna il cuore sia nei momenti di calma e riflessione che nel mezzo di una burrasca".

Il Maestro Teo sistemò i Re Magi. I bambini ascoltavano rapiti, ma il senso di quella spiegazione ancora sfuggiva loro. Il maestro Teo riprese la parola:

"A differenza dell'oro, dell'incenso e della mirra, Saggezza, Conoscenza, Gentilezza, Determinazione e Serenità non vengono portati dai Magi racchiusi dentro preziose teche. Sapete perché? Perché questi doni sono destinati a ognuno di noi! Ecco la magia del Natale! Affinché questo Natale appena passato non resti solo una data di un calendario, dobbiamo adoperarci per incorporare questi doni nella nostra vita, per essere uomini e donne attenti alle esigenze di quanti ci circondano e per affrontare con maggiore forza le prove che la vita ci pone davanti. Ogni giorno, possiamo offrire il nostro piccolo contributo al mondo, rendendolo un luogo più sereno e pacifico per tutti."


Giorgio La Marca