Passi di vita:Il ballo di Luca tra sogni e successi

Introduzione a cura del Maestro Teo


L’ultimo racconto del libro è scritto da Luca.

La storia di Luca è un raggio di luce vibrante che danza attraverso queste pagine. Dietro il sipario delle sue parole, si cela un universo di passione, dedizione e la forza di inseguire i propri sogni, nonostante le sfide.

Luca, con il suo entusiasmo contagioso, ci apre le porte del suo mondo, dove la danza è il linguaggio con cui esprime la gioia, la determinazione e il coraggio di essere sé stesso. Ogni passo di Luca è un inno alla perseveranza, una testimonianza che il perseguire i propri sogni può superare ogni ostacolo.

Il racconto di Luca non è solo un viaggio attraverso la danza, ma un inno alla diversità e all'audacia di essere autentici. Vi invito a leggere tra le righe e a scoprire il mondo interiore di Luca, un piccolo grande sognatore che ha trovato la sua voce attraverso il ritmo dei passi e il movimento del cuore.


Buona lettura,

Maestro Teo

Il racconto


Mi chiamo Luca, ho 9 anni e frequento la quarta elementare. Ma il mio mondo, il mio vero palcoscenico, si apre nel pomeriggio quando varco la soglia della scuola di danza. La danza è la mia passione, una passione che mi ha portato a scoprire nuove sfide e a superare ogni ostacolo con la forza della musica e il ritmo dei miei passi.

Tutto è cominciato due anni fa, durante la pandemia. Mia mamma, vedendo quanto mi piacesse fare le spaccate, mi chiese se avessi mai pensato di provare a ballare. La sua domanda risvegliò qualcosa in me, un desiderio nascosto che presto si trasformò in realtà. Insieme ci recammo in una scuola di danza e, senza esitazione, mi unii al gruppo in lezione. Fu un'esperienza travolgente, e mia mamma capì che il mio cuore batteva a tempo di danza.

Da quel momento, la mia vita si è intrecciata con il fascino dell'arte del movimento. Dopo soli tre mesi di lezioni, partecipai al saggio di fine anno, e fu lì che incontrai il mio compagno di ballo. Iniziammo a danzare insieme giorno dopo giorno, partecipando a numerose gare e vincendole tutte. Il ballo diventò il mio allenamento quotidiano, un impegno costante che mi porta a dedicare cinque giorni alla settimana a questa passione travolgente.

Il culmine della mia esperienza arrivò con un concorso internazionale a Verona. Fu un'opportunità unica, e insieme al mio gruppo ci classificammo tra i primi 20, aprendo le porte a un sogno ancora più grande: New York. La nostra maestra ci comunicò la notizia, e a me sembrò di toccare il cielo con un dito. Fra soli 32 giorni, voleremo a New York per esibirci e rappresentare il nostro talento.

Questo percorso non è stato senza sfide. C'è stato chi, al catechismo, prese in giro la mia passione, chiedendomi se mi piacessero i maschi solo perché indossavo la tuta di danza classica. La mia risposta fu chiara: amo ballare, e non ho alcuna vergogna. A tutti i miei coetanei, lascio un consiglio sincero: seguite i vostri sogni, anche se qualcuno vi deride. Non abbiate paura di essere voi stessi e di percorrere la strada che vi fa sentire vivi.


Luca