RIPARTIAMO DALLA FANTASIA

COS'E' LA FANTASIA ???

La FANTASIA è il primo talento degli artisti, dei poeti, dei musicisti e degli scrittori ed è una delle caratteristiche che rende unico ogni essere umano. È una caratteristica della mente degli esseri umani di vedere e percepire cose vere e cose non vere. Tutti la possediamo e ci permette di vedere oltre la percezione della realtà, ci permette di superare i nostri limiti mentali e percettivi, perfino di immaginare cose che non esistono, cose che non potrebbero mai esistere, anche cose che esisteranno in futuro.

La fantasia ci permette di trovare relazioni dove non ce ne sono, tra l’immaginario e il reale, ci permette di vedere il futuro prima di realizzarlo o che si realizzi, di dar vita a invenzioni, arte, musica, opere e storie. La fantasia prende corpo nei dipinti, nelle opere artistiche, nelle parole scritte, negli oggetti creati dall’uomo, nel teatro e nella musica. La fantasia è dentro di noi e ci circonda ovunque siamo, nelle cose che abbiamo in tasca, nei vestiti che indossiamo, nei libri che leggiamo, negli strumenti che usiamo ogni giorno, anche in quelli con cui modelliamo il mondo.

Ogni invenzione e progresso dell’uomo parte da un’immagine della fantasia


Molte volte per noi adulti non c’è proprio posto per la fantasia. Ma se questa fosse ben allenata anche noi grandi potremmo avere enormi vantaggi.

Potremmo sentici più liberi… di essere noi stessi, di esprimere idee e pensieri dando il giusto valore e la giusta importanza al nostro tempo e alle persone vicino a noi.

Potremmo essere più “leggeri” e non sentiremo il “peso” di dover essere quello che vogliono gli altri.

Potremmo trovare più soluzioni con una mente aperta avremo la capacità di immaginare diversi scenari futuri.

Potremmo essere più produttivi ed avere sempre la soluzione a portata di mano.

Potremmo affrontare in modo diverso le nostre paure… chi non ne ha… Spesso le ingigantiamo senza motivo.

LA RICERCA DELLA FELICITA'

di Giorgio La Marca


𝐂𝐨𝐬’𝐞̀ 𝐥𝐚 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚̀? È una domanda che ci accompagna da sempre, come un filo invisibile che attraversa le epoche. Filosofi, poeti e pensatori hanno provato a definirla, ma la felicità resta un concetto sfuggente, quasi come cercare di afferrare il vento.

𝐕𝐢𝐯𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐨𝐧𝐝𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨, 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀, 𝐜𝐨𝐧 𝐥’𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚. Ci insegnano a correre, a lottare, a raggiungere traguardi che, una volta conquistati, sembrano perdere il loro valore. 𝐄̀ 𝐜𝐨𝐬𝐢̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐫𝐢𝐭𝐫𝐨𝐯𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨𝐥𝐚𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐢𝐧𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐨, 𝐚𝐟𝐟𝐚𝐧𝐧𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐚𝐩𝐩𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐧𝐞𝐦𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐞𝐫𝐞.

Ma la felicità non è un oggetto, né una meta da raggiungere. Non è nelle cose, nelle conquiste materiali o nell’immagine che proiettiamo verso gli altri. 𝐋𝐚 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞, 𝐮𝐧 𝐞𝐪𝐮𝐢𝐥𝐢𝐛𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐯𝐢𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐞𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐢𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞.

𝐄̀ 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐞̀ 𝐩𝐫𝐞𝐳𝐢𝐨𝐬𝐨, 𝐜𝐡𝐞 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐝𝐨𝐧𝐨. È quella leggerezza che ci permette di alzarci dal letto con la voglia di affrontare il mondo, e di addormentarci con il sorriso perché sappiamo di aver vissuto, davvero.

Forse il vero segreto è capire che la felicità non è assoluta, ma relativa. Non è una costante, ma una somma di piccoli momenti: una risata condivisa, un abbraccio inaspettato, il sapore di un ricordo che ci scalda il cuore.

𝐄 𝐬𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐚𝐩𝐩𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐡𝐢 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐢, 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚: 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐥𝐨. Possiamo scegliere di vivere cercando ciò che ci fa stare bene, ciò che ci riempie l’anima, ciò che rende migliore la nostra vita e quella degli altri.

𝐍𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐭𝐫𝐨𝐩𝐩𝐨 𝐭𝐚𝐫𝐝𝐢. 𝐀𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨. 𝐋𝐚 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐡𝐢𝐦𝐞𝐫𝐚, 𝐦𝐚 𝐮𝐧 𝐜𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐨. 𝐄 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐨, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐨, 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐨 𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢.

IL MAESTRO TEO

"lancia la sfida"

a TikTok

UN AUGURIO A CHI VIAGGIA NEL TEMPO

di Giorgio La Marca


"𝐅𝐚̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐬𝐢𝐚 𝐮𝐧 𝐬𝐨𝐟𝐟𝐢𝐨 𝐝'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞. 𝐁𝐫𝐞𝐯𝐞 𝐨 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢𝐚, 𝐟𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢𝐚 𝐮𝐧 𝐬𝐨𝐟𝐟𝐢𝐨 𝐜𝐚𝐥𝐝𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞 𝐟𝐫𝐞𝐝𝐝𝐚, 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐮𝐦𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐚𝐧𝐝𝐚 𝐢𝐧 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐞, 𝐚𝐯𝐯𝐨𝐥𝐠𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐢𝐨𝐠𝐠𝐢𝐚. 𝐅𝐚̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢𝐚 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐢𝐮𝐦𝐚 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨, 𝐦𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐥'𝐚𝐛𝐛𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐡𝐢 𝐭𝐢 𝐚𝐦𝐚. 𝐍𝐨𝐧 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐚𝐯𝐫𝐚𝐢, 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚 𝐞̀ 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐭𝐞 𝐥𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐬𝐨𝐫𝐫𝐢𝐬𝐨, 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐚𝐥𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨".


Nessuno sa chi abbia pronunciato per primo questo augurio, ma da allora viaggia nel tempo, passando da voce a voce, come un soffio lieve. E chissà, forse oggi è giunto fino a te per ricordarti che ogni vita, grande o piccola, può essere un soffio d'amore.

NON LASCIARE CHE I TUOI SOGNI RESTINO PRIGIONIERI... LIBERALI!

di Giorgio La Marca


𝐌𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐞𝐫𝐚 𝐮𝐧 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞. Ogni sogno che gli passava per la testa lo annotava su un piccolo bigliettino e lo infilava in un salvadanaio di latta. Non era un salvadanaio normale! Sopra aveva attaccato un’etichetta che diceva: “𝐐𝐮𝐢 𝐜𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐨 𝐦𝐚𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀.”

𝐏𝐞𝐫 𝐌𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐝𝐚𝐧𝐚𝐢𝐨 𝐞𝐫𝐚 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐠𝐧𝐨 𝐬𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐨. Lo portava sempre nello zaino, insieme a una penna e a una manciata di foglietti bianchi. A scuola, con gli amici o quando era da solo, se un’idea lo colpiva, la scriveva e la conservava. Era il suo modo di non dimenticare, di custodire i suoi sogni, anche quelli che sembravano impossibili.

𝐔𝐧 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨, 𝐩𝐞𝐫𝐨̀, 𝐚𝐜𝐜𝐚𝐝𝐝𝐞 𝐥’𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐭𝐨. Tornando da scuola si accorse che il suo zaino non era più con lui. 𝐋𝐨 𝐚𝐯𝐞𝐯𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨. Ore di panico, di corse avanti e indietro. Il pensiero dello zaino smarrito lo tormentava, ma non tanto per i libri o gli appunti. Era per quel salvadanaio. Dentro c’era una parte di sé, qualcosa di troppo prezioso per essere dimenticato.

𝐐𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐚, 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐨 𝐛𝐮𝐬𝐬𝐨̀ 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚. Massimo andò ad aprire e trovò il suo zaino lì, sullo zerbino. Nessuna traccia della persona che lo aveva riportato. Nessun nome, nessun volto a cui dire grazie. Solo una cosa era cambiata: 𝐬𝐮𝐥 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐝𝐚𝐧𝐚𝐢𝐨 𝐜’𝐞𝐫𝐚 𝐚𝐭𝐭𝐚𝐜𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐮𝐧 𝐛𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐧𝐨.

Massimo lo prese con mani tremanti e lesse:

“𝐍𝐨𝐧 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐢 𝐭𝐮𝐨𝐢 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐠𝐢𝐨𝐧𝐢𝐞𝐫𝐢: 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐥𝐢!”

Quelle parole gli arrivarono dritte al cuore. Si sedette, aprì il salvadanaio e cominciò a tirar fuori i bigliettini, uno per uno. Li rilesse tutti: alcuni lo fecero sorridere, altri lo emozionarono. Ma una cosa era chiara: non voleva più che restassero lì, chiusi per sempre in una scatola.

Da quella notte, Massimo decise che non avrebbe più solo sognato. 𝐀𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐢 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐢𝐧 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀. Con coraggio, con determinazione. Perché i sogni non sono fatti per essere conservati: sono fatti per essere vissuti.

"𝐄 𝐭𝐮? 𝐇𝐚𝐢 𝐮𝐧 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐝𝐚𝐧𝐚𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞? 𝐀𝐩𝐫𝐢𝐥𝐨. 𝐋𝐞𝐠𝐠𝐢 𝐢 𝐭𝐮𝐨𝐢 𝐝𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐢. 𝐄 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐫𝐥𝐢 𝐢𝐧 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀. 𝐍𝐨𝐧 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐢 𝐭𝐮𝐨𝐢 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐠𝐢𝐨𝐧𝐢𝐞𝐫𝐢: 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐥𝐢!".

OLTRE IL COPIONE

di Giorgio La Marca


𝐋𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐩𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐜𝐞𝐧𝐢𝐜𝐨, dove ognuno recita la propria parte. Le luci si accendono per tutti allo stesso modo, e lo scenario sembra sempre uguale: gli stessi giorni che si susseguono, gli stessi copioni, gli stessi ritmi. 𝐌𝐚 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐬𝐜𝐞𝐧𝐚 𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚.

C’è chi attraversa il palco senza lasciare un segno, chi recita in fretta, con il solo obiettivo di arrivare alla fine. E poi c’è chi si ferma, chi si guarda intorno, chi decide di improvvisare un passo di danza anche quando tutto sembra prevedibile. Chi riesce a trasformare un momento qualunque in un ricordo indelebile.

Quando la musica tace e il sipario cala, non è il copione a essere ricordato, ma l’energia con cui abbiamo vissuto ogni istante, la luce che abbiamo donato agli altri.

𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́, 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐞, 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢, 𝐦𝐚 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐝𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐮𝐥 𝐩𝐚𝐥𝐜𝐨 𝐞̀ 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚.

LE RADICI DEL SOGNO

di Giorgio La Marca


Non molto tempo fa, durante uno dei miei laboratori di scrittura creativa, ho chiesto ai bambini presenti: "𝑸𝒖𝒂𝒍 𝒆̀ 𝒊𝒍 𝒕𝒖𝒐 𝒔𝒐𝒈𝒏𝒐 𝒏𝒆𝒍 𝒄𝒂𝒔𝒔𝒆𝒕𝒕𝒐?". È una domanda semplice che uso spesso; mi aiuta a conoscere meglio i bambini che ho di fronte e a creare quel primo ponte di comunicazione.

Le risposte arrivavano veloci, accompagnate da risate e sguardi complici all'amico o all'amica accanto: "𝑪𝒂𝒍𝒄𝒊𝒂𝒕𝒐𝒓𝒆!", "𝑩𝒂𝒍𝒍𝒆𝒓𝒊𝒏𝒂!", "𝑴𝒂𝒆𝒔𝒕𝒓𝒂!", "𝑨𝒓𝒄𝒉𝒊𝒕𝒆𝒕𝒕𝒐!". E io, con il mio dito, continuavo a passare la parola, cercando di dare spazio a tutti.

Tutto sembrava scorrere come sempre, fino a quando una voce spezzò quella lieve allegria: "𝐈𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐞̀ 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐢𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚."

In un attimo, quella frase ruppe il ritmo della giornata, come un bicchiere che si frantuma in una stanza silenziosa. 𝐏𝐞𝐫 𝐮𝐧 𝐢𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞, 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐚 𝐦𝐞 𝐬𝐞𝐦𝐛𝐫𝐨̀ 𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚𝐫𝐬𝐢. Gli altri bambini continuavano a ridere, a preparare la loro risposta. Ma io... io non riuscivo a smettere di pensare a quelle parole.

𝐆𝐥𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐡𝐢 𝐚𝐯𝐞𝐯𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚𝐭𝐨 𝐦𝐢 𝐟𝐢𝐬𝐬𝐚𝐯𝐚𝐧𝐨, 𝐟𝐞𝐫𝐦𝐢, 𝐢𝐧 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚. Gli altri bambini continuavano a sorridere e commentare le loro risposte, ma quello sguardo mi inchiodava. Non era come gli altri. Mi stava cercando, come se da me dovesse arrivare una risposta, una conferma, o forse solo conforto.

𝑪𝒐𝒔𝒂 𝒇𝒂𝒓𝒆? 𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒓𝒊𝒔𝒑𝒐𝒏𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒂 𝒖𝒏𝒂 𝒗𝒐𝒄𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒊̀? Continuavo a dare la parola agli altri, ma la mia mente era rimasta lì, su quella frase che mi rimbombava dentro. Cercavo le parole, ma nulla sembrava adeguato.

Mi osservava, immobile, e io mi chiedevo: 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒇𝒂𝒄𝒄𝒊𝒐? 𝑪𝒐𝒔𝒂 𝒈𝒍𝒊 𝒅𝒊𝒄𝒐? Sentivo il desiderio di rispondere, ma temevo di sbagliare, di addentrarmi in un territorio che non conoscevo. 𝑬 𝒔𝒆 𝒂𝒗𝒆𝒔𝒔𝒊 𝒅𝒆𝒕𝒕𝒐 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒅𝒊 𝒊𝒏𝒐𝒑𝒑𝒐𝒓𝒕𝒖𝒏𝒐? 𝑺𝒆 𝒂𝒗𝒆𝒔𝒔𝒊 𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂𝒕𝒐 𝒖𝒏 𝒕𝒂𝒔𝒕𝒐 𝒕𝒓𝒐𝒑𝒑𝒐 𝒅𝒐𝒍𝒆𝒏𝒕𝒆?

Il laboratorio è proseguito. Le voci dei bambini continuavano a riempire la stanza, ma io ero ancora lì, con quella domanda sospesa: 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒂𝒗𝒓𝒆𝒊 𝒑𝒐𝒕𝒖𝒕𝒐 𝒅𝒊𝒓𝒈𝒍𝒊?

𝐑𝐢𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨, oggi credo che il sogno di dimenticare sia, in realtà, il desiderio di lasciarsi alle spalle un passato doloroso. Ma la risposta che avrei voluto dargli è che 𝐧𝐨𝐧 𝐝𝐨𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐢 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢, 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐞̀ 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐫𝐢𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐫𝐞. 𝐍𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐚 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐫𝐜𝐢, 𝐦𝐚 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐚𝐟𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐥𝐨 𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐫𝐥𝐨.

"𝐍𝐨𝐧 𝐝𝐞𝐯𝐢 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞, 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐡𝐚 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞. 𝐀𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢 𝐟𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐡𝐢 𝐬𝐞𝐢 𝐨𝐠𝐠𝐢. 𝐋𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚 𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐝𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚𝐢 𝐯𝐢𝐬𝐬𝐮𝐭𝐨. 𝐍𝐨𝐧 𝐜'𝐞̀ 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞, 𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐭𝐞 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐞 𝐮𝐬𝐚𝐫𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐨".

𝐀 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐞̀ 𝐩𝐞𝐬𝐚𝐧𝐭𝐞, 𝐞𝐩𝐩𝐮𝐫𝐞 𝐞̀ 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐫𝐚𝐝𝐢𝐜𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐢 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐢.

LA CITTA' DEL RISPETTO

di Giorgio La Marca


Il Maestro Teo è un giovane insegnante che viene trasferito nel piccolo e disordinato paesino di Falabì, dove il rispetto sembra essere un concetto dimenticato. Strade sporche, maleducazione diffusa e una scuola in rovina lo accolgono al suo arrivo, facendogli desiderare di tornare indietro. Ma quando una bambina timida gli confida che vorrebbe genitori come lui, Teo capisce che non può abbandonare il suo nuovo incarico.

Con pazienza e dedizione, inizia a insegnare ai suoi alunni l’importanza delle regole e del rispetto, non solo a scuola ma anche nelle loro case e nel loro ambiente. Il suo impegno contagia gli altri insegnanti e persino i cittadini di Falabì, trasformando il paesino in una comunità unita e rispettosa.

"La Città del Rispetto" è una storia di speranza e cambiamento, che dimostra come un piccolo gesto di rispetto possa innescare un grande cambiamento. Una lettura ispiratrice per grandi e piccoli, che ci ricorda l’importanza dei valori fondamentali nella costruzione di una società migliore.

LE PAROLE PIU' BELLE DELL'ANNO...

di Giorgio La Marca


𝐎𝐠𝐧𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐯𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 fatto di incontri, esperienze, sorrisi e anche lacrime. Tante frasi ci restano dentro: consigli ricevuti, parole di conforto o incoraggiamenti inaspettati. 𝐌𝐚 𝐥𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐞, quelle che cambiano davvero qualcosa, sono quelle che dici a te stesso, magari al mattino, mentre ti guardi allo specchio.

𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐭𝐮𝐚 𝐬𝐟𝐮𝐦𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚. Sanno dei tuoi errori, dei tuoi dubbi, delle paure che ti porti dentro. Ma sanno anche dei sogni che custodisci, della forza che ti tiene in piedi, della tua voglia di andare avanti nonostante tutto.

“𝑪𝒊 𝒔𝒆𝒊 𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂”

“𝑷𝒖𝒐𝒊 𝒇𝒂𝒓𝒄𝒆𝒍𝒂”

“𝑹𝒊𝒑𝒓𝒐𝒗𝒂”

“𝑵𝒐𝒏 𝒔𝒎𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒄𝒓𝒆𝒅𝒆𝒓𝒄𝒊”

𝐏𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐚𝐥 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞, 𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐢 𝐬𝐞𝐢: una persona che si muove tra momenti di gioia e silenzi pieni di pensieri, tra piccole vittorie e grandi lezioni di vita.

𝐄 𝐚𝐥𝐥𝐨𝐫𝐚 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐚𝐮𝐠𝐮𝐫𝐚𝐫𝐭𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐚: guardati allo specchio e parla a te stesso con amore e fiducia. Dì a quegli occhi che non sei perfetto, ma sei abbastanza. 𝐂𝐡𝐞 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐞𝐫𝐫𝐨𝐫𝐞 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐥𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚.

Ditevi che potete farcela, anche quando tutto sembra remare contro. 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐞̀ 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐟𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐨 𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐭𝐚, 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐬𝐢𝐚.

IL SORRISO DI GIOCONDA

di Giorgio La Marca


"Il Sorriso di Gioconda" è un romanzo coinvolgente che ci trasporta nella Napoli del XV secolo.
La storia ruota attorno alla giovane Isabella, che diventa improvvisamente erede di un vasto patrimonio economico e artistico alla morte del Conte Giocondo.
Con determinazione e visione, Isabella decide di dare vita al progetto artistico del Conte, trasformando la dimora in un centro culturale dedicato all'arte.
"Il Sorriso di Gioconda" è una storia emozionante che esplora temi di eredità, arte, realizzazione dei sogni e passione, dimostrando come una giovane erede possa dare vita a una visione e dare speranza a un mondo che ha bisogno di ispirazione artistica.

CHI SONO I NEMICI DELLA SPERANZA?

di Giorgio La Marca


L’altro giorno ho scritto della 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚: di quanto sia preziosa, viva, e di come sia una scelta di coraggio. Ma più ci penso, più mi rendo conto che a volte non sono gli eventi difficili a soffocare la speranza, ma certi atteggiamenti, nostri o di chi ci circonda.

Ci avete mai pensato? 𝐂𝐡𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢 𝐧𝐞𝐦𝐢𝐜𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚? Non sono astratti; 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐮𝐧 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐨, spesso il nostro o quello di chi incontriamo.

𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐚𝐧𝐨, perché senza sogni non c’è futuro.

𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐢𝐮𝐝𝐢𝐜𝐚𝐧𝐨, pronti a spegnere con una parola ogni entusiasmo.

𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨, incapaci di vedere nuove possibilità o di ascoltare un’altra prospettiva.

𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐢𝐞𝐠𝐚𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐚𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐢, dimenticandosi che la verità è luce, non ombra.

𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐨𝐧𝐨 𝐦𝐚𝐢 𝐢𝐧 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐮𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞, che vivono nella rigidità, senza il coraggio di cambiare.

𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐧𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐥𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐛𝐚𝐬𝐬𝐨, con presunzione e distacco.

𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐚𝐫𝐫𝐞𝐧𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐭𝐫𝐨𝐩𝐩𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐭𝐨, lasciando che il buio vinca perché è più facile smettere di lottare.

Questi atteggiamenti 𝐬𝐩𝐞𝐧𝐠𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 non solo in noi stessi, ma anche in chi ci sta accanto. E allora ci chiediamo: 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐮𝐬𝐭𝐨𝐝𝐢𝐫𝐥𝐚?

𝐋𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨, 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚. È sapere che, anche nella notte più buia, c’è una luce che non si spegne. Una luce che non viene da noi, ma ci è donata, e illumina il nostro cammino quando scegliamo di fidarci.

𝐋𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐞̀ 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐠𝐢𝐨𝐬𝐚, proprio come un sorriso inaspettato o una mano tesa nel momento giusto. È una scelta che ci sfida ogni giorno: rischiare di credere, di amare, di cambiare.

Oggi, prova a guardare dentro di te. Ci sono nemici della speranza che stai lasciando entrare? E soprattutto: cosa puoi fare per custodirla, per te stesso e per chi ti sta vicino?

𝐒𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐮𝐜𝐞 per chi è nel buio, 𝐟𝐢𝐝𝐮𝐜𝐢𝐚 per chi è nel dubbio, 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚 per chi si sente perso. 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚, 𝐬𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐬𝐚, 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐢𝐧𝐭𝐢𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨.

NON LASCIARE CHE TI RUBINO IL SORRISO!

di Giorgio La Marca


Ci sono persone che, forse senza nemmeno accorgersene (o forse sì), sembrano avere una missione: 𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐚𝐫𝐭𝐢 𝐥𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚.

Sono quelle che, con una parola storta, un atteggiamento di sufficienza o una critica gratuita, ti appesantiscono il cuore e ti tolgono la voglia di sorridere.

𝐇𝐚𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐥 𝐭𝐢𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐜𝐡𝐞, 𝐚𝐩𝐩𝐞𝐧𝐚 𝐭𝐢 𝐜𝐢 𝐚𝐯𝐯𝐢𝐜𝐢𝐧𝐢, 𝐬𝐞𝐦𝐛𝐫𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐢𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐧𝐮𝐛𝐞 𝐠𝐫𝐢𝐠𝐢𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐮 𝐝𝐢 𝐭𝐞?

Eppure, la vita è troppo breve per lasciare che queste persone abbiano spazio nelle tue giornate. Per ogni voce che ti sminuisce, ci sarà sempre qualcun altro pronto a dirti quanto vali. Per ogni sguardo giudicante, ci sarà sempre uno pieno di affetto e comprensione.

𝐄 𝐚𝐥𝐥𝐨𝐫𝐚 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐜𝐮𝐫𝐚 𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐚 𝐭𝐞. Scegli chi porta con sé parole che ti fanno sentire bene, chi sa valorizzarti e sostenerti, chi riesce a trasformare anche i momenti più difficili in qualcosa di più leggero. 𝐒𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐢 𝐟𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐬𝐨𝐫𝐫𝐢𝐝𝐞𝐫𝐞, che ti danno forza e che ti fanno sentire speciale. 𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐚 𝐦𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨, 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞.

Non possiamo controllare tutto nella vita, ma possiamo controllare chi ha accesso alla nostra energia e al nostro cuore. Possiamo decidere di non permettere a chi ci ferisce, ci sminuisce o ci toglie serenità di restare. Possiamo scegliere di fare spazio a chi, invece, ci regala affetto, gentilezza e momenti di autentica felicità

Fai spazio a chi ti fa crescere, a chi crede in te, a chi illumina la tua strada con il suo affetto e la sua positività. 𝐄, 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐭𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨, 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐞 𝐝𝐚 𝐜𝐡𝐢, 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞, 𝐬𝐩𝐞𝐠𝐧𝐞 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐥𝐮𝐜𝐞.

𝐋𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐞𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐯𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐝𝐢 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐨𝐦𝐞𝐬𝐬𝐨. 𝐏𝐫𝐨𝐭𝐞𝐠𝐠𝐢𝐥𝐚, 𝐜𝐮𝐬𝐭𝐨𝐝𝐢𝐬𝐜𝐢𝐥𝐚 𝐞 𝐝𝐢𝐟𝐞𝐧𝐝𝐢𝐥𝐚, 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞.

IL CAVALIERE DEL RE

di Giorgio La Marca


"Il Cavaliere del Re"

I caratteri del romanzo di formazione si fondono qui con una vicenda dal sapore antico, romantico. Una storia di lealtà e di nobiltà, animata da spirito di squadra, sete di giustizia e buoni sentimenti, che tuttavia non cedono mai ad alcuna retorica.

Daniel è un giovane Cavaliere che torna a casa dopo i lunghi anni passati al Collegio San Giorgio, dove da bambino è diventato un uomo dai grandi ideali, coraggioso e devoto al suo sovrano. A Daniel, il re ha fatto una promessa: investirlo ufficialmente della nomina di Cavaliere; e l’avrebbe mantenuta, tale promessa, se non fosse stato per gli intenti malvagi di due loschi figuri i quali, con un potente veleno, lo hanno imprigionato nella torre del castello per lunghi, lunghi anni, soltanto per soddisfare una brama di vendetta determinata da un’antica ingiustizia involontariamente procuratagli proprio dal sovrano Terenzio IV.

Nel cuore di Daniel c’è la principessa Camilla, amica d’infanzia e attualmente reclusa in convento per non intralciare i piani dei malefici nemici del re, suo padre.

Un sovrano da salvare, una principessa da liberare, un intero popolo da riscattare. E l’amore che trionfa, ma solo in controluce rispetto all’onorificenza conferita al giovane Cavaliere, un autentico sogno realizzato e una promessa mantenuta.

L’intreccio – in questo racconto composto di una serie di atti che ben si prestano ad essere recitati, data la presenza di dialoghi serrati, botta e risposta e scambi d’opinione – ha un ruolo determinante. Si tratta, infatti, di un meccanismo di piani a incastro in cui si muovono i personaggi, ciascuno nel proprio ruolo eppure soggetti a scambi, travestimenti e trabocchetti tutti volti a sposare una causa comune: aiutare Daniel a sconfiggere gli oppressori e a riportare pace e verità.

Gli ingredienti della favola classica quindi, ci sono davvero tutti!

Rievocando a volte Il nome della rosa (per antichi codici e labirinti claustrali) e a volte il Barone rampante (per il legame tra i due giovani amici che passano gli anni più belli nel bosco dei Ciliegi), le atmosfere evocative si calano in un’azione estremamente ritmata, magicamente fusa con uno stile fluido, ‘leggero’, accattivante, capace di trasportarci negli antri più reconditi della fantasia.

OGGI E' IL GIORNO

PIU' BELLO

DELLA MIA VITA


di Giorgio La Marca







Passeggiando per strada, ho visto una scritta su un muro: "𝑶𝒈𝒈𝒊 𝒆̀ 𝒊𝒍 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒐 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒃𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒎𝒊𝒂 𝑽𝒊𝒕𝒂."

Mi sono fermato. Ho letto quelle parole più volte, e poi ho sorriso. 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́? Perché ho capito che quelle parole avevano un senso profondo, 𝐮𝐧 𝐦𝐞𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐞𝐫𝐚 𝐥𝐢̀ 𝐩𝐞𝐫 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐯𝐢𝐬𝐬𝐮𝐭𝐨, non solo letto.

Spesso siamo così presi dal rincorrere il tempo che 𝐜𝐢 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐯𝐞𝐫𝐞 quello che abbiamo davanti. 𝐏𝐞𝐧𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚 𝐢𝐞𝐫𝐢, a ciò che avremmo potuto fare diversamente, o ci proiettiamo verso 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐢, immaginando un futuro migliore. Ma il passato non possiamo cambiarlo, e il futuro è una pagina bianca, ancora tutta da scrivere. 𝐋'𝐮𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐞̀ 𝐚𝐝𝐞𝐬𝐬𝐨.

𝐎𝐠𝐠𝐢 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐨𝐠𝐠𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐨 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞. Posso scegliere di amare, di perdonare, di sognare. Posso scegliere di essere grato per ciò che ho, invece di rimpiangere ciò che manca.

𝐍𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐚𝐝𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞. Basta guardarsi intorno, fermarsi un attimo e respirare. Basta ricordarsi che 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐯𝐢𝐯𝐢. Che abbiamo la possibilità di imparare qualcosa di nuovo, di fare un gesto gentile, di sorridere, di amare un po’ di più.

È una consapevolezza semplice, ma potente: il momento presente è l’unico che abbiamo. E allora, perché non renderlo il più bello?

𝐎𝐠𝐠𝐢 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐕𝐢𝐭𝐚. Non perché sia perfetto, ma 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐞̀ 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐞. Perché io sono qui, e posso scegliere di viverlo al meglio.

𝐄 𝐭𝐮? Hai già scelto di rendere oggi il giorno più bello della tua vita?

GLI SPOSI PROMESSI

di Giorgio La Marca


Questo libro è il continuo de "Il Cavaliere del Re". GLI SPOSI PROMESSI vuole andare oltre. Chissà quante volte ogni lettore dopo essere arrivato all’ultima parola del libro appena letto, fantastica sul continuo della storia. L’autore ha voluto dire la sua e, con questo libro, offre la sua versione a quanti sono curiosi di conoscere il continuo della precedente narrazione.

“Il Cavaliere Daniel riuscirà a coronare il suo sogno d’amore con la principessa Camilla?” è la domanda che nasce al termine della lettura del primo volume.

IN ALTO COME GLI AQUILONI

di Giorgio La Marca


Il nuovo libro del Maestro Teo adatto alla scuola primaria dalla seconda alla quinta. Una raccolta di brevi racconti che affrontano diverse tematiche:

DIRITTI DEI BAMBINI (diritto alla pace, alla diversità, all'unicità, alla felicità), FANTASIA, AMORE, FEDE,SOGNI e CITTADINANZA ATTIVA.

Ogni capitolo viene introdotto da un alunno diverso di Teo ed è impreziosito da numerose schede di apprendimento diversificate per le varie classi (esercizi, copioni da mettere in scena, disegni, ricerche e interviste).